Pandora Hearts

Nome: Pandora Hearts

Autrice: Jun Mochizuki (Fumettista giapponese, la sua opera più famosa è appunto Pandora Hearts, prima di questo ha   pubblicato in un unico volume il manga Crimson Shell. Ha in progetto un altro manga, attesissimo dai fans.)

Genere: Opera drammatica nonostante venga inserita nella sezione ”shonen”; per la lettura degli ultimi numeri si consigliano ingenti scorte di fazzoletti.

Breve trama senza spoiler: Ci troviamo in una ridente ed immaginaria realtà dai caratteri Vittorieggianti (tradottto: niente suv ingombranti o gente che perde la vita su candy crush).

Il protagonista di questo romanzo illustrato da destra a sinistra è un giovincello di età indeterminata (all’apparenza di 6(?) anni, secondo fonti accurate 15(?), realmente è…un conto troppo difficile da eseguire), Oz, erede della riccherrima famiglia Vessalius. Come ogni opera del genere che si rispetti, (il mago di) Oz passa il proprio tempo libero a cacciarsi nei peggior complotti, in strane profezie, in società loschissime spacciatrici di tè e dolcetti nonché in realtà parallele semidistrutte.

Fortunatamente il caro pargolo si fa amici più della metà degli altri personaggi del manga, i quali, rischiando di morire o addirittura morendo per qualche misfatta correlata al giovincello, si impegnano per aiutarlo a comprendere un minimo i vari avvenimenti.

Riusciranno i vostri personaggi preferiti a cavarci almeno un ragno dal buco?? Ma soprattutto, sopravvivranno fino alla fine?

Infatti, dalle prime spensierate copertine, disegnate magnificamente e dai colori sgargianti, questo manga pare trattare di una tematica spensierata e infantile, ma AL CONTRARIO viene sparso più sangue in quest’opera che in una macelleria, e tutte le lacrime versate dai fan hanno creato un nuovo oceano, chiamato Paincifico (ah-ah-ah).

Commento: *”Dato che Sheyla attualmente si è rifugiata in un angolo della stanza a piangere, per questa eccezionale volta commenterò io. Vi chiederete: io chi? …io e basta. Odio i nomignoli come qualsiasi cosa, quindi non fate altre domande grazie e godetevi questo commento meno nonsense del resto.

Pandora Hearts è indubbiamente disegnato egregiamente (meglio infinite volte di un certo fumetto), Mochizuki ha elaborato una trama intricata e avvincente, rimanendo sul depresso andante ma inserendo episodi divertenti per sollevare il  lettore. I personaggi sono illustrati a 360°, nei propri pregi e nei propri difetti, ognuno con una backstory interessante. Niente viene dato per scontato e i colpi di scena sono numerosi ma non eccessivi. Ma, sinceramente, c’era proprio bisogno di far soffrire la gente così?? Non aveva niente di meglio da fare? Se non avesse scritto Pandora Hearts, Sheyla ora non starebbe ancora piangendo e io non sarei qui a scrivere questa stupida parte di recensione! Questo per me è il primo difetto. Inoltre per i lettori più ritardati una trama simile può risultare sfuggente, e come solito chi ha i capelli bianchi se la passa male. Possibile??”*

Recensione seria: Pandora Hearts è un manga shonen (dunque per ragazzi) a tema fantasy e d’avventura. La prima edizione risale al 18 maggio 2006, dalla mente di Jun Mochizuki ed è terminato recentemente, il 18 marzo 2015. E’ ambientato in un ambiente ottocentesco, prevalentemente aristocratico. Difatti la trama è incentrata sulle vicende di cinque famiglie ducali: i Vessalius, i Nightray, i Rainsworth, i Barma, ed i Baskerville. E’ difficile tracciare un confine netto tra buoni e cattivi, in quanto ogni personaggio agisce secondo i propri fini, che presi singolarmente potrebbero essere tutti validi, eccezion fatta per personaggi con malattie mentali.

Nel suo genere fantasy mantiene dunque un certo realismo a livello di relazioni umane-niente è lasciato a caso o inspiegato al termine del manga.

Il protagonista compie quasi una sorta di processo di formazione: all’inizio giovane e avventato, viene portato a riconoscere la sua vera natura ed ad accettarla, come a capire che quello che conta e che lo definisce come ”Oz” è il rapporto che ha instaurato con le persone che lo circondano. Non solo lui, ogni personaggio in Pandora Hearts è dinamico, compie scelte non obbligate che portano a definirlo.

L’invenzione dei Chain riprende abbastanza il concetto di ”patto col demonio”, ma in una versione più leggera, priva da giudizi, in quanto ogni Chain è diverso dall’altro e può essere usato, o portare, a effetti positivi quanto negativi.

L’amore è la forza che ha interrotto l’equilibrio iniziale, ma nonostante tutta la trama sia profondamente influenzato da questo, Pandora Hearts non è a tema romantico.

E’ infatti più incentrato sull’amicizia, o i rapporti tra familiari, quanto possano essere vari e a quanto possano spingere le azioni dei vari personaggi. Questa scelta lascia quindi spazio all’azione, rendendo ogni numero dinamico e vario, evitando di ricadere in troppi ”filler”, ovvero episodi in cui la trama non procede”.

Complessivamente dunque il mio giudizio su questo manga è nettamente positivo, anzi mi è difficile ritrovarne dei difetti, se non come ho già detto la complicata trama.

Consigliato? Assolutamente! Ancor più apprezzato se sentite la nostalgia di un’epoca buia e terribile per i non aristocratici, ma per certi versi luminosa nei viaggi in carrozza, negli edifici e nell’arte, nonché nell’abbigliamento e nei costumi. Da leggere se oltre a questo apprezzate situazioni (a volte, mai abbastanza) divertenti e personaggi interessanti.


SIETE ARRIVATI ALLA TEMUTA PARTE DELLA RECENSIONE CON GLI SPOILER (O ANTICIPAZIONI)-CONSENTITO L’ACCESSO SOLO AI POVERETTI CHE HANNO GIA’ LETTO PANDORA HEARTS (davvero è lunghissima questa parte di recensione)


Continuo della trama con spoiler e opinioni della scrittrice già incorporate: Il 90 % dei personaggi ha una sorta di animale totem che dona loro poteri particolari, nonché un’efficace cura antirughe che li mantiene sempre giovani e forti (effetti collaterali possibili: cecità, ciuffi di capelli ribelli, doppie personalità molto dannose, sonno cronico, congiuntivite, pazzia e decapitazioni). Questi esseri sono chiamati ”Chain”, in quanto fare un contratto con loro vuol dire incatenarsi ad un casotto inimmaginabile nonché assicurarsi un destino all’80% dei casi tragico; provengono dalla famosa realtà parallela dove si caccia Oz, detta Abyss.

Cercando di esser brevi, la situazione è delle seguenti: un ragazzo, arricchitosi con sotterfugi, e  con molti problemi (tra cui una lunga treccia che gli deve il nome di Raperonzolo), Jack Vessalius, fa a pezzi il suo migliore amico eternamente depresso (ma amato da molte fan) Oswald Baskerville, fa finire un’intera città in un universo di caos e distruzione, rovina la vita di una bambina innocente ed è responsabile di tutti gli avvenimenti futuri a questo enorme disastro. Il tutto per amore di una giovane, Lacie, sorella di Oswald, mandata dal fratello letteralmente all’altro mondo solo perché la ragazza aveva la congiuntivite e al loro ”padre adottivo” Levi (per lei anche qualcos’altro coff) non piaceva.

Il ragionamento di Raperonzolo è quindi stato: ”se Lacie non può tornare nel mondo normale, MANDO DA LACIE TUTTO IL MONDO MUAHAHAHA”.

Pensavate non si potesse far peggio di così, e invece Raperonzolo può! Il suo corpo infatti ringiovanisce ed indovinate un po’ chi è il bambinetto rompiscatole?? Non lo riconoscete subito, del resto non ha più la treccia…ma se guardate bene, verso gli ultimi numeri del manga….ma sì! E’ proprio Oz!

Ma quindi Oz non è Oz ma è Raperonzolo! Eh non è mica così semplice pff. Oz è un chain, il B-Rabbit, ma è nel corpo di Jack! E ogni due per tre quest’ultimo si sveglia dai recessi della mente di Oz e, come se fosse un demone, lo possiede.

Non avete capito niente, ma non preoccupatevi, le cose si complicano ulteriormente! Infatti si pensava che il chain B-Rabbit fosse Alice, la quale però non è altro che la reincarnazione(????) di una delle due figlie gemelle di Lacie! La ragazzina che Jack aveva fatto suicidare!

[Ok, mi sono persa anche io…] E la sua gemella…è la Volontà di Abyss, ovvero una tizia pallidina che è nata e vive nell’altro mondo, facendo tea party con i suoi amichetti chain.

E questa è solo la trama dei flashback! Infatti la trama principale, continuamente influenzata e anzi nata dalla trama appena citata, si svolge un secolo dopo il casino fatto da Raperonzolo.

Quattro famiglie ducali possiedono quattro passaggi per Abyss, e la società di…Pandora, detiene il permesso per fare patti con i Chain.

Evitando di citare le lotte interne tra famiglie, storie da promessi sposi senza il matrimonio finale, famiglie decapitatee e amicizie finite nel sangue…Lo scopo dei ”Buoni” (Oz, il suo servo Gilbert, lo zio Oscar, il non-chain Alice, la giovane Sharon, il suo servitore cappellaio cieco e diabetico Xerxes, il funzionario Reim sempre intento a lavorare, la nonna di Sharon, Sheryl friendzonatrice dal 1500 ed altri innumerevoli personaggi, membri della famiglia Nightray o Rainsworth) è di evitare che riaccada il disastro di cent’anni prima, mentre quello dei ”Cattivi”, la famiglia Baskerville…non si capisce bene dato che il loro capo è la reincarnazione di Oswald che come si sa, ha perso la testa tempo addietro. Non citati troviamo Vincent, fratello di Gilbert, dai dubbi (anche a lui) scopi e Echo, cara amica di Oz con gravi problemi di personalità.

In mezzo a tutto questo conflitto c’è il tanto allegro (ohibò) Duca Barma, friendzonato dal 1500 dall’amata Sheryl. Tutta colpa del suo ciuffo svettante, poco ma sicuro. Sta di fatto che solo grazie alla sua tenacia e al suo desiderio di uscire dalla ”friend”zone e sposare Sheryl (l’amore non ha età), salva i glutei propriamente detti a tutti, fregando il caro Oswald ma pseudo suicidandosi alla Sherlock BBC.

Negli ultimi volumi si risolvono tutti gli enigmi e la realtà viene salvata dai ”Buoni” che nel frattempo però si sono dimezzati. I reincarnati si levano dalle scatole e vivono tutti felici e contenti (mica tanto).

I pochi superstiti si sposano o attendono invano di sposarsi. Sì perché dopo tutto il casino messo in piedi dal povero Barma, era scontato che conquistasse finalmente Sheryl! E invece no! Sopravvive al suicidio ma muore pochi anni dopo per cause misteriose, mentre Sheryl verso le cinque va a prendere il tè sulla sua tomba.

Gilbert attende per un secolo che il mago di Oz si reincarni insieme ad Alice, Vincent si fa i fattacci suoi per poi morire felice tra le braccia del fratello e si capisce chiaramente che tutta questa trama ha ben poco a che fare con ”Alice nel paese delle meraviglie”, anche se poteva sembrare così dai cappellai e conigli.

Personaggi:

-(Il mago di) Oz Vessalius: biondo pargolo adorabile, in realtà rompiscatole nonché chain reincarnato nel corpo di Raperonzolo Vessalius. Diventa più sopportabile verso la fine del manga;

-Alice Baskerville(?): pseudo-chain B-Rabbit (un coniglio nero gigante con una falce enorme e una giacchetta rossa molto alla moda), in realtà figlia di Lacie Baskerville, sorella gemella della volontà di Abyss. Ha sempre fame di carne e se si arrabbia ti mangia la faccia;

-Gilbert Nightray Baskerville: Adorabile servitore di Oz, capelli scuri, lineamenti attraenti, animo dolce e gentile…sa cucinare e perfino con una mano sola! Il marito ideale. Accolto all’inizio dai Baskerville, viene poi adottato dai Vessalius come servitore e poi finisce dai Nightray…o viceversa….um…. (Chain: Raven, un corvo che morde una catena, con il potere di bloccare il…potere del B-Rabbit);

-Oscar Vessalius: zio di Oz, lo ama come se fosse un figlio, ha una backstory tristissima ed essendo simpatico e puccioso…avete capito che fine farà;

-Xai Vessalius: fratello di Oscar, pseudo padre di Oz; a differenza del fratello detesta suo figlio, che vede responsabile della morte della moglie. In compenso vuole molto bene sua figlia, che proteggerà fino alla fine (Chain: Gryphon, un..grifone…che vola avendo le ali);

-Ada Vessalius: pseudo sorella di Oz, amante dei gatti e strega nel tempo libero; è attratta da Vincent e farebbe di tutto per aiutarlo;

-Jack Vessalius aka Raperonzolo: ha una treccia ed è impazzito per amore; viveva per strada ma l’incontro con Lacie e la loro separazione l’ha convinto ad entrare nell’aristocrazia tramite manovre losche (Chain: Oz, il B-Rabbit: vedi descrizione sopra)

-Sara Vessalius: moglie di Oscar, non di nobili origini ma molto amata dal marito. Morirà di parto insieme al bambino;

-Sheryl Rainsworth: anziana duchessa della casata Rainsworth, è costretta su una carrozzella ma è capace di ucciderti a ventagliate anche da lì. Desiderio impossibile del Duca Barma, si è sposata con un altro uomo rifiutando ulteriori avance (Chain: Owl, un gufo con la capacità di togliere da un ambiente luce e suoni(?), davvero utile per dar vantaggio a un cieco);

-Shelly Rainsworth: figlia di Sheryl, cagionevole di salute, costretta a letto in giovane età, ha fatto in tempo a dare alla luce la figlia Sharon e a salvare da una tragica depressione un certo cappellaio;

-Sharon Rainsworth: figlia di Shelly, energica nipote di Sheryl; come le donne di famiglia ha un carattere deciso e forte (Chain: Equus, un magico unicorno d’ombra che funge da cellulare e da teletrasporto, davvero utile);

-Xerxes Break (ma davvero? Un nome così sarà per forza fint-oh): Servitore dei Rainsworth, soccorso psicologicamente da Shelly, ha avuto una terribile backstory ma grazie all’allegria di Sharon e Reim (bah) è riuscito a rifarsi una vita ed ora annega i ricordi nei dolci. Capelli bianchi? Occhi(o) rossi(o)? Carattere solare, intrigante? Vestiti all’ultima moda anche se fuori misura? Spacciato. (Chain: Albus the White King: il suo aiutante nelle sanguinarie scorrerie giovanili; Mad Hatter: un cappello fluttuante che distrugge i chain)

-Reim Lunettes: servitore/funzionario/segretario prima del Duca Barma, poi in seguito a certe lettere di sfida passato sotto la protezione dei Rainsworth. Fatto santo per aver sopportato così a lungo Xerxes, si dice sia l’unico che sia riuscito a sconfiggerlo in scherma. Elliot Nightray lo ritiene un eroe. E non ha tutti i torti. (Chain: March Hare, utile per fingersi morto quando Xerxes vuole affibbiargli qualche lavoro)

-Vincent Nightray Baskerville Saldiamine: fratello di Gilbert, ha la congiuntivite a un occhio e da piccolo gli ha portato molte sfortune; ha…strani gusti, ama il fratello, è detestabile all’inizio ma col tempo migliora decisamente. (Chain: Dormouse, una sorta di sonnifero a forma di topo gigante, e Demios, più inquietante e più ossa che pelle)

-Elliot Nightray: studente alla Lutwidge, amante del pianoforte, spadaccino, attraente, forte, deciso, un po’ avventato. Adora i gatti ma non vuole farlo sapere troppo in giro. Il suo migliore amico è lo pseudoservitore Leo, occhialuto divoratore di libri. Ha i capelli troppo chiari per un manga, ergo non farà una bella fine pure lui. (Chain: Humpty Dumpty, un chain che può esser condiviso da più persone-Elliot però era una sorta di capo-chain, oltretutto a sua insaputa; principalmente è un simpatico chain che decapita la gente)

-Leo Nightray Baskerville: reincarnazione dei Glen (quindi Oswald), all’inizio dolce e carino, poi cattivone di turno (comunque dolce e carino), è stato salvato da depressione cronica da Elliot. Legge molto e suona il pianoforte (Chain: Jabberwock, un drago abbastanza bruttino ma molto inquietante);

-Echo/Zwei: simpatica ragazzina sempre allegra (moltissimo), servitrice(um) di Vincent, ha dei problemi di personalità che ogni tanto le fanno uccidere per sbaglio i personaggi più simpatici;

-Altri membri della famiglia Nightray: molto simpatici, peccato che abbian perso la testa per il tanto amato Elliot;

-Levi Baskerville: il Glen mummia, nonché colui che ha deciso di procreare con Lacie per un certo esperimento-Oswald non ne è stato affatto felice (Chain: Raven, Owl, Dodo, Gryphon e Jabberwock: non si facevano mancare niente i Glen, e passavano questi chain al glen (erede) successivo);

-Oswald Baskerville: il Glen dopo Levi, fratello di Lacie; dopo tutto il casino di Raperonzolo si sente davvero a pezzi (Chain: vedi Levi);

-Lacie Baskerville: simpatica e dolce sin da piccola, si divertiva a far piovere le budella di chi importunava lei o Raperonzolo (per questi gesti dolci quest’ultimo si è innamorato); crescendo è diventata più ragionevole, si rassegna perfino a fare un viaggio di sola andata ad Abyss (Chain: non si conosce il nome ma probabilmente è un parente stretto o l’ispirazione del B-Rabbit);

-Altri Baskerville: degni di nota, molto simpatici e con mantelli rossi;

-Volontà/Will/Intention of/di Abyss: la gemella pallida di Alice, vive ad Abyss e crea i Chain/li governa/li distrugge.

-Arthur Barma: Il Barma di turno al tempo di Raperonzolo. Capisce che quest’ultimo è il vero cattivo della storia e ci scrive un bel libretto da lasciare in eredità ai barmici futuri;

-Miranda Barma: ricorda molto la regina di cuori; facile immaginare quale sia il suo hobby. Aiuta Jack a combinare quel famoso disastro, il tutto solo per conquistare la…mente o meglio il cranio di Oswald.

-Rufus Barma: il povero friendzonato del racconto. Per precisione più che una friendzone è una enemyzone da quanto si odiavano le famiglie Rainsworth e Barma. Appassionato di scritti antichi e sapere in generale, ogni tanto per rilassarsi da focose lettere di sfida si da al giardinaggio. O a lanciare frecciatine sarcastiche al suo carissimo amico Xerxes. Segno particolare: il ciuffo indomabile. Probabilmente è stato proprio quello ad appigliarsi a una roccia salvandolo dal suicidio. (Chain: Dodo, un…dodo gigante, ma letale, probabilmente arrabbiato per la storia dell’estinzione)

-Calum Lunettes: servitore di Rufus, ha dovuto subire i deliri su Sheryl, per questo merita moltissimo rispetto

-Turner: dopo aver visto Rufus Barma di sfuggita ai tempi di quando entrambi frequentavano la Lutwidge, è stato colto da un colpo di sapienza improvviso ed ora è il direttore dell’accademia


FINE SPOILER YAY


Se siete ancora vivi dopo aver letto (o giustamente o no) gli spoiler, vi ringrazio per aver perso prezioso tempo della vostra vita a leggere questa recensione, commentate pure con insulti vari e arrivederci, alla prossima!

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